Prime Esperienze
non ho sonno
di laJessika
10.12.2023 |
762 |
2
"Che fortuna deve essere la mia, ogni giorno di ogni epoca svegliata dal canto degli uccelli, suoni celesti che introducono così dolcemente l’inizio di un..."
Sono sdraiata nuda, fa caldo, ho gli occhi chiusi ma non riesco ad appisolarmi.Una lieve brezza, è la porta che si è aperta, dei passi, è lei.
Sul mio grembo si deposita come una farfalla, e nel momento in cui i miei occhi sono catturati da quelli di lei, un’orgia di colori lampeggia nella mia mente.
Pareva fosse come una brezza gradevole che fa sì che le foglie inizino a muoversi, le sue mani come fossero quelle di mia madre mi carezzano il viso, e il mio cuore si gonfia di amore.
Nell’aria un profumo dolce si sta facendo strada, riempiendomi le narici di un piacere tenuto finora in uno scrigno, e prende potere l’evocare ricordi a lungo dimenticati.
Nel corso di questo momento estatico , la mia anima è felice nel suo percorso.
Le sue mani mi accarezzano, mi sfiorano i capezzoli turgidi, non è più come mia madre, una lingua dolce e al tempo stesso perversa mi lecca l’ombelico, farfalle si muovono nel mio ventre; sono immobile, impietrita in una lussuriosa estasi.
Eccitazione e paura: che contrasto di sensazioni, eccitazione porterebbe a dei movimenti, ma il mio corpo si muove solo dentro, fuori son bloccata dalla paura.
Emozioni confuse, dolcemente mi accarezza le cosce, mi rilassa, finalmente le concedo di aprirmele un poco senza forzare.
Polpastrelli mi sfiorano il pube, mi massaggiano le labbra, le aprono e in punta di lingua mi sfiora il clito.
Sono sua, si fa più decisa, ora le sue dita mi penetrano, il ritmo aumenta, mi lecca mi bacia.
Sono in apnea, sensi addormentati che salgono e scendono per il mio corpo.
Confusione nella mia mente, ansimo, vorrei gridare ma si blocca nella gola.
Finalmente riesco a muovermi, le mie mani si alzano, si appoggiano alla sua nuca e la premono contro il mio pube.
Il mio bacino vibra, tremo sento l’orgasmo arrivare, lo voglio ma ne ho terrore.
Spasmi, le mie mani premono di più, come un’onda di piena arriva l’orgasmo, prima sale, arriva alla gola che si apre in urlo liberatorio, poi ridiscende ora la sua bocca ha il sapore di me, succhia beve, mi sento svenire, lentamente i suoi baci salgono, ora le sue labbra sono a contatto delle mie, le nostre lingue si sfiorano, sono ipnotizzata da questa dolce creatura, poi mi bacia il collo e perdo i sensi.
Mi riprendo lei non c’è la porta è chiusa, cosce umide, sensi di colpa pensando a mio marito e a questa prima volta con una donna.
Poi sento il collo umido, lo tocco le punta delle mie dita sono rosse di sangue, mi accorgo due gocce di sangue colano dal collo..
E‘ passato del tempo, i sensi di colpa erano passati subito; anzi una irrefrenabile lussuria mi ha preso, non sono più la dormiente, la “bambola gonfiabile” di mio marito, che apriva le gambe a comando.
Ora sono la vergine prostituta.
Ora in una giornata di caldo appiccicoso, sotto i raggi di un sole impietoso, mi ritrovo seduta in un bar anonimo , mi permetto un bicchiere di succo ghiacciato , che non estingue la mia sete disperata.
Pago mi alzo, con energia rinnovata, procedo nel mio viaggio e decido cosa farò stanotte.
Mio marito è defunto da anni, ho perso il conto quanto tempo è passato.
Che fortuna deve essere la mia, ogni giorno di ogni epoca svegliata dal canto degli uccelli, suoni celesti che introducono così dolcemente l’inizio di un nuovo giorno, che collegano la mia anima alla natura selvaggia, il ricordo da cui sono riaffiorata dell’oblio, complice quel tradimento.
Chi lo dice che i vampiri vivono solo di notte?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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